Il modo più veloce per far crescere un club Toastmasters? Un invito fatto bene, per un ospite.
Non serve una campagna pubblicitaria costosa: il passaparola resta il marketing più efficace, perché nasce da una relazione autentica. Quando un socio invita un collega, un amico o un conoscente può offrire un’esperienza di potenziale cambiamento nel modo di comunicare e guidare gli altri.
Il segreto è far capire, ai potenziali ospiti, che non devono “iscriversi a qualcosa”, ma semplicemente assistere a un incontro dove si esercitano competenze di public speaking e leadership in un clima accogliente. Non assisteranno quindi ad un corso di formazione.
Ecco 5 consigli pratici per trasformare il tuo invito al club Toastmasters in un “sì, vengo”:
1. Personalizza l’invito
Evita i messaggi generici. Mostra che hai pensato proprio a quella persona.
Esempio: “Hai detto che vuoi sentirti più sicuro nelle riunioni al lavoro. Scopri come facciamo pratica in un’ora e mezza a Toastmasters, senza alcuna pressione”
👉 La personalizzazione aumenta le probabilità di risposta positiva, come dimostrano numerose ricerche di marketing relazionale.
2. Offri un motivo/beneficio concreto
“Vieni a vedere” non convince nessuno. Dai un motivo chiaro e tangibile.
Esempio: “Scopri come preparare un intervento in 10 minuti e ricevere feedback strutturato.”
👉 Le persone rispondono meglio a inviti che promettono un beneficio specifico piuttosto che a frasi vaghe
3. Riduci l’indecisione
Semplifica la decisione: indica subito durata, modalità e livello di impegno.
Esempio: “La riunione è martedì alle 19, dura due ore, puoi partecipare in presenza o online. E non devi parlare se non vuoi: puoi anche solo ascoltare.”
👉 La chiarezza riduce la “friction” che frena molte decisioni, anche nelle attività associative.
4. Invita con un aneddoto
Le storie si ricordano più dei dati. Racconta un caso reale, anche brevissimo.
Esempio: “Un mio collega timidissimo ha guidato una riunione Toastmasters dopo appena quattro incontri.”
👉 Il cervello umano è predisposto a memorizzare le storie più delle informazioni astratte.
5. Follow-up con gentilezza
Un invito senza seguito si perde facilmente. Manda un promemoria il giorno prima, con un tono leggero.
Esempio: “Ci vediamo domani alle 19? Ti tengo il posto.”
Molto utile anche un follow-up, ad esempio in WhatsApp, dopo a riunione: “È stato un piacere averti alla riunione, spero che l’esperienza ti sia stata interessante“.
👉 La “gentle persistence” è una strategia efficace di follow-up anche nella comunicazione professionale.